
Responsabile: prof.ssa Chiara Borsellino
Descrizione sintetica del laboratorio:
Il laboratorio si compone di macchine utensili di uso generale sia manuali sia a Controllo Numerico. Il principale settore scientifico di lavorazione coinvolto è 09-IIND/04 – Tecnologie e sistemi di lavorazione in quanto si realizzano attività di lavorazione meccanica, ad esempio realizzazione di collegamenti meccanici per Friction Stir Welding, collegamenti meccanici in generale, studio degli utensili e delle lavorazioni. Il laboratorio offre inoltre supporto alla ricerca sperimentale in modo trasversale anche agli altri laboratori del dipartimento attraverso la realizzazione di prototipi, attrezzature, provini, stampi, etc., oppure taglio di materiali e componenti.
Nel laboratorio si svolgono attività di supporto alla didattica come esercitazioni e progetti d’anno, nell’ambito dei corsi di Tecnologia Meccanica, e tesi di laurea nei corsi di Ingegneria Industriale, Meccanica e Gestionale.
Attività:
Le principali attività legate alle attività di ricerca che si svolgono nel laboratorio sono legate alla lavorazione di componenti meccanici come gli stampi, al test di utensili, alla individuazione di parametri ottimali di taglio o di lavorazione come la Friction Stir Welding.
Inoltre, le attività di supporto alle altre aree sono relative alla realizzazione di componenti per la riparazione o integrazione di macchine o apparecchi esistenti, al taglio di provini per la metallografia, al taglio di provini per test di trazione/flessione/torsione.
Fra quelle legate alla didattica troviamo, la realizzazione di cicli di lavorazione progettati dagli studenti o la semplice dimostrazione di lavorazioni, la realizzazione di lavorazioni legate al lavoro di tesi degli studenti.
Si svolgono inoltre attività per conto terzi legate alla produzione di prototipi e lavorazione di provini di metallo.
Strumentazione principale:
Macchine utensili a controllo numerico: Centro di tornitura a mandrino orizzontale NC YAMAZAKI MAZAK modello QUICK TURN NEXUS 200MY mk II- macchina che consente la realizzazione di più lavorazioni meccaniche (tornitura, fresatura, foratura, filettatura) per componenti assialsimmetrici. Centro di lavorazione a cinque assi motorizzati MAZAK Variaxis I600 Lavorazioni: tornitura, fresatura, foratura, alesatura, maschiatura, per componenti di tutte le forme.
Macchine manuali: Fresatrice a torretta ITAMA FV 60-ing kw 3.75, Trapano a colonna. Capacità di foratura su acciaio: 40 mm,Potenza motore mandrino: 1,1 - 1,5 kW. Segatrice a nastro per metalli.
Utensili ed attrezzature di supporto per le lavorazioni come seghetti, lime, morse, cesoia, set di pinze, chiavi, giraviti.
Contatti: cborsellino@unime.it

Responsabile: prof. Vincenzo Crupi
Locazione n. stanza 001 piano0 blocco A
Principali attrezzature presenti nel laboratorio
- pavimento grigliato di dimensioni 12.5x8.5 m – h=1 m;
- n.1 portale modulare avente ingombro complessivo 9x7 m - h= 5 m;
- n.2 banchi test con dimensione 1x1m- h= 1.5m;
- n.2 bracci di reazione con dimensioni 0.8x4m e 0.8x2.5m;
- n.1 sistema di afferraggi a flessione con larghezza degli appoggi e dei rulli di spinta pari a 1m;
- n.12 attuatori servo idraulici aventi capacità nominale e corsa pari a 1MN e ±100mm (2 attuatori), 500kN e ±100mm (2 attuatori), 250kN ±100mm (4 attuatori), 100kN ±100mm (4 attuatori);
- manifold, centralina oleodinamica corredata di frigorifero, impianto distribuzione dell'olio, centralina elettronica di controllo e software dedicato.
Descrizione sintetica del laboratorio
Le dimensioni del pavimento grigliato e del telaio e la presenza di diverse tipologie di attuatori con la possibilità di applicare 10 attuatori in contemporanea permettono di effettuare prove statiche e dinamiche per determinare la caratterizzazione meccanica e la vita a fatica di componenti strutturali e di giunti saldati di grandi dimensioni.
Il responsabile del laboratorio è Vincenzo Crupi, professore ordinario di Costruzioni e impianti navali (IIND-01/B) e responsabile del gruppo di ricerca Nettuno del Dipartimento di Ingegneria.
Le competenze sono quelle delle Costruzioni e impianti navali (IIND-01/B) e della Progettazione meccanica e costruzione di macchine (IIND-03/A).
Principali tipologie di prove effettuate nel laboratorio
- Prove meccaniche full-scale di fatica, trazione, compressione e flessione.
- Prove dinamiche per la caratterizzazione a fatica, con la possibilità di diverse configurazioni di carico, di elementi strutturali in acciaio e materiale composito per gli ambiti navale, offshore, ferroviario, automotive, meccanico.
- Prove in scala 1:1 su strutture di grandi dimensioni soggette alle reali condizioni di carico dinamiche durante l’esercizio.
Contatti: crupi.vincenzo@unime.it

Responsabile: prof. Guido Di Bella
Descrizione sintetica del laboratorio:
Le attività del laboratorio sono finalizzate allo sviluppo di tecnologie avanzate di produzione, con particolare riferimento all’Additive Manufacturing, attraverso l’ottimizzazione dei parametri di processo, la progettazione e la prototipazione di strutture innovative (es. TPMS, materiali a gradiente funzionale, metamateriali) e le relative applicazioni in ambito industriale. Le competenze rientrano nel settore scientifico-disciplinare IIND-04/A – Tecnologie e Sistemi di Lavorazione (ex ING-IND/16).
Attività principali:
Il laboratorio svolge attività di ricerca nel campo dell’Additive Manufacturing, con particolare riferimento alla deposizione per estrusione di materiali polimerici, sia puri che fibrorinforzati. Le attività si concentrano sull’ottimizzazione del processo e sull’esplorazione di nuove soluzioni progettuali, tra cui strutture TPMS per pannelli sandwich e scambiatori di calore, oltre a componenti funzionali come giunzioni ibride ottenute interamente mediante stampa 3D. Il laboratorio si occupa anche di reverse engineering, applicato alla caratterizzazione geometrica e alla ricostruzione digitale di componenti navali e prototipi. Collabora attivamente con il laboratorio di Additive Manufacturing del CNR ITAE e con aziende del territorio. Svolge inoltre attività di didattica e supporto alla formazione, orientamento per studenti delle scuole superiori e iniziative di terza missione, promuovendo la diffusione della cultura tecnica e scientifica attraverso eventi, workshop e dimostrazioni pratiche.
Strumentazione principale:
Il laboratorio è dotato di stampanti 3D a tecnologia FFF di nuova generazione, sia a camera aperta che chiusa, con configurazioni monomateriale e multimateriale. Alcune sono equipaggiate con camera riscaldata, permettendo la lavorazione di materiali tecnici come l’ABS. È presente uno scanner 3D a luce strutturata, adatto al reverse engineering di componenti meccanici di piccole e medie dimensioni. Il laboratorio dispone inoltre di una vasta gamma di filamenti: dai polimeri standard a materiali rinforzati con fibre naturali, di vetro o di carbonio, fino a materiali conduttivi, elastici e ad alte prestazioni. Le attrezzature consentono lo studio e la prototipazione di geometrie complesse e la realizzazione di campioni funzionali. A supporto delle attività, è presente uno spazio dedicato alla progettazione, alla documentazione tecnica e all’elaborazione dei dati, che funge anche da ufficio operativo per studenti e ricercatori.
Contatti: guido.dibella@unime.it
Responsabili: prof. Antonio Cimino, prof. Vincenzo Corvello, porf.ssa Maria Francesca Milazzo

Responsabile: prof. Antonio Galvagno
Descrizione sintetica del laboratorio:
Il laboratorio è attrezzato per svolgere test sperimentali su Motori a Combustione Interna con particolare attenzione alle emissioni di inquinanti in atmosfera, ai consumi di combustibile, alle prestazioni e ai sistemi di post trattamento dei gas di scarico, su motori a combustione interna alimentati con combustibile convenzionale e/o bioderivati, in blend con i combustibili convenzionali o in purezza, o con combustibili gassosi bioderivati, con lo scopo di valutarne le differenze in termini di consumo, emissioni e prestazioni rispetto all'utilizzo di combustibile commerciale. Parallelamente si studiano veicoli ibridi, elettrici a batterie e fuel‑cell per il corretto dimensionamento dei componenti e lo sviluppo di strategie di controllo che ottimizzino i flussi energetici, il rendimento globale e le emissioni.
Attività:
- Caratterizzazione motori a combustione interna (prestazioni, consumi ed emissioni gassose e di particolato)
- Caratterizzazione combustibili convenzionali ed alternativi
- Caratterizzazione autoveicoli in configurazione ibrida
Strumentazioni principali:
Banco Prova Motori a Combustione Interna:
- Freno a correnti parassite per motori fino a 260 CV
- Bilancia per misura consumo combustibile
- Sistema di misura della pressione in camera di combustione
- Sistema di analisi gas di scarico (CO: 0-15 %vol, CO2: 0-20 %vol, HC: 0-30000 ppm vol, O2, 0-25 %vol, NO: 0-5000 ppm vol)
- Sistema di misura del particolato con rilevazione del numero di particelle (da 5,6 a 560 nm)
Software:
Contatti: antonio.galvagno@unime.it

Responsabile: prof. Vincenzo Crupi
Locazione: n. stanza 260 piano2° blocco C
Descrizione sintetica del laboratorio
Le attività del laboratorio prevedono l’esecuzione di prove statiche e dinamiche per la qualificazione delle proprietà meccaniche secondo le normative vigenti di materiali tradizionali ed innovativi e di giunti saldati, anche in ambienti ostili ed a differenti temperature.
Il laboratorio prevede anche la possibilità di controlli di difetti nelle saldature o in piccoli componenti .
Il responsabile del laboratorio è Vincenzo Crupi, professore ordinario di Costruzioni e impianti navali (IIND-01/B) e responsabile del gruppo di ricerca Nettuno del Dipartimento di Ingegneria.
Le competenze sono quelle delle Costruzioni e impianti navali (IIND-01/B) e della Progettazione meccanica e costruzione di macchine (IIND-03/A).
Principali attrezzature presenti nel laboratorio
- Macchina per prove di impatto (FRACTOVIS PLUS CEAST) equipaggiata con camera climatica.
- Macchina universale (INSTRON 8803) con cella di carico da 500 kN per prove statiche e dinamiche.
- Macchina universale (INSTRON 8850) assiale – torsionale con cella di carico da 250 kN per prove statiche e dinamiche e di meccanica della frattura, equipaggiata con camera climatica.
- Macchina universale (MTS 810) con cella di carico da 250 kN per prove statiche e dinamiche.
- Macchina per prove di durezza Vickers, Brinell, Rockwell e di indentazione (Zwick/Roell KAPPA 50 LA).
- Macchina per prove di creep (Zwick/Roell).
- Pendolo Charpy da 450 J (Zwick/Roell).
- Cabina di scopia a raggi X con sorgente da 320 kV (Bosello SRE M@X - 320 kV).
- Forno a muffola (Thermal Engineering).
Principali tipologie di prove effettuate nel laboratorio
- Prove meccaniche di fatica, trazione, compressione, torsione, flessione, meccanica della frattura
- Prove di creep
- Drop test, impatto Izod e Charpy
- Prove di indentazione
- Controlli su saldature, compositi e componenti meccanici con tecnica RX
Contatti: crupi.vincenzo@unime.it

Responsabile: prof.ssa Gabriella Epasto
Locazione: n. stanza 260 piano2° blocco C
Principali attrezzature presenti nel laboratorio
- Tomografo a raggi X con sorgente da 225 kV
Principali tipologie di prove effettuate nel laboratorio
- Controlli su saldature, compositi e componenti meccanici con tecnica TC
Contatti: gabriella.epasto@unime.it
Responsabile: prof.ssa Gabriella Epasto

Responsabile: prof. Filippo Cucinotta
Descrizione sintetica del laboratorio:
Il laboratorio afferisce al Settore Scientifico Disciplinare Disegno e Metodi dell’Ingegneria Industriale (IIND-03/B) ed è dedicato ad attività di ricerca e didattica. Le finalità principali riguardano lo studio, l'applicazione e l'insegnamento delle tecniche per la rappresentazione digitale e la prototipazione nell’ambito dell’ingegneria industriale.
Attività principali:
Le attività principali del laboratorio includono la ricerca e la didattica su tecniche di acquisizione 3D e stampa 3D. In relazione alla strumentazione disponibile, vengono utilizzati metodi basati su fotogrammetria, scansione 3D a luce strutturata e tecnologia LiDAR. La stampa 3D è realizzata tramite tecnologie di estrusione di materiale (Material Extrusion, MEX), in particolare Fused Deposition Modeling (FDM).
Strumentazione principale:
Nel laboratorio sono presenti tre scanner 3D: due a luce strutturata e uno basato su tecnologia LiDAR, che si differenziano per portabilità, risoluzione e ambito di utilizzo. È disponibile un set per la fotogrammetria composto da una fotocamera reflex a focale fissa, accompagnata da strumenti per la calibrazione del setup. Per la stampa 3D sono presenti sistemi basati su tecnologia MEX (Material Extrusion), utilizzati per la produzione di oggetti tramite Fused Deposition Modeling (FDM).
Contatti: filippo.cucinotta@unime.it
Responsabile: prof. Edoardo Proverbio

Responsabile: prof. Vincenzo Crupi
Locazione: n. stanza 361 piano3° blocco C
Descrizione sintetica del laboratorio
Le attività del laboratorio prevedono simulazioni numeriche con interazione fluido-struttura di strutture navali e l’esecuzione di prove sperimentali mediante applicazioni di sensori su componenti navali.
Il responsabile del laboratorio è Vincenzo Crupi, professore ordinario di Costruzioni e impianti navali (IIND-01/B) e responsabile del gruppo di ricerca Nettuno del Dipartimento di Ingegneria.
Le competenze sono quelle delle Costruzioni e impianti navali (IIND-01/B) e dell’ Architettura navale (IIND-01/A).
Principali attrezzature presenti nel laboratorio
- Diaptometro portatile
- Estensimetri, accelerometri, centralina, trigger box, sensori
Principali tipologie di prove effettuate nel laboratorio
- Modellazione ed Analisi agli Elementi Finiti con interazione fluido-struttura in ambito navale ed offshore.
- Sensori per integrità strutturale di imbarcazioni e componenti navali.
- Sensori a bordo di imbarcazioni.
- Prove di indentazione.
Contatti: crupi.vincenzo@unime.it

Responsabile: prof. Vincenzo Crupi
Locazione n. stanza 362 piano3° blocco C
Descrizione sintetica del laboratorio
Le attività del laboratorio prevedono l’esecuzione di prove di fatica ultrasonica e prove meccaniche statiche e di fatica con l’applicazione anche della tecnica di Digital Image Correlation (DIC).
Il responsabile del laboratorio è Vincenzo Crupi, professore ordinario di Costruzioni e impianti navali (IIND-01/B) e responsabile del gruppo di ricerca Nettuno del Dipartimento di Ingegneria.
Le competenze sono quelle delle Costruzioni e impianti navali (IIND-01/B), dell’ Architettura navale (IIND-01/A) e della Progettazione meccanica e costruzione di macchine (IIND-03/A).
Principali attrezzature presenti nel laboratorio
- Macchina (ITALSIGMA) per prove di fatica in regime di altissimo numero di cicli.
- Macchina universale (ITALSIGMA) con cella di carico da 12.5 e 25 kN per prove statiche e a fatica.
- Sistema (GOM) per Digital Image Correlation (DIC).
Principali tipologie di prove effettuate nel laboratorio
- Prove meccaniche di fatica, trazione, compressione e flessione
- Prove di fatica ultrasonica
- Analisi di stati di deformazione con tecnica DIC
Contatti: crupi.vincenzo@unime.it
Responsabile: prof.ssa Candida Milone
Responsabile: prof. Edoardo Proverbio
È possibile effettuare caratterizzazioni microstrutturali su campioni nel loro stato naturale, anche "umidi" e soprattutto non conduttivi, così che possano essere osservati nel loro stato naturale in condizioni di basso vuoto e senza bisogno di ricoprimento conduttivo. Questa apparecchiatura trova larga applicazione nel campo della Scienza dei materiali (studi microstrutturali e tessiturali su sezioni lucide e fratture di ceramici, metalli, vetri, polimeri, compositi, ecc.; studi di sistemi ceramici durante i processi di fusione e cristallizzazione; grado di idratazione delle argille; effetti termici su metalli); nell'ambito di analisi chimico-mineralogiche-petrografiche di campioni geologici o archeologici; su campioni di carotaggio petrolifero; nella tutela e conservazione del patrimonio culturale e monumentale (nel restauro di affreschi e pitture; studi su malte, intonaci, cementi, calcestruzzo, e analisi di corrosione ambientale (piogge acide)); nel settore tessile per studi di superficie e poteri assorbenti delle fibre; nel campo biomedicale (analisi morfologiche, chimiche qualitative e quantitative per materiale biologico e/o inorganico; in campo farmaceutico nella misurazione dell'idrosolubilità dei farmaci); nel settore cosmetico, alimentare, etc. per indagini di tipo strutturale e analitico a livello nanometrico dei campioni.
Responsabile: prof. Edoardo Proverbio
- La diffrazione di raggi X è una tecnica non distruttiva che studia e misura gli effetti di interazione tra un fascio di Raggi X e la materia cristallina (e/o policristallina). Permette di quantificare le varie componenti di un campione solido e di ricavare anche informazioni sulla struttura cristallina e sulla dimensione dei cristalliti. La diffrazione a Raggi X viene impiegata, per esempio, nel settore della ricerca chimica e farmaceutica per la determinazione della struttura di composti inorganici ed organici, per la comprensione delle funzioni e dei meccanismi molecolari.
- Fluorescenza a raggi X (XRF) è uno dei metodi analitici più semplici ed accurati per la determinazione della composizione elementare di molti tipi di materiali. Questa apparecchiatura ha un'eccellente sensibilità ed un'alta risoluzione per gli elementi leggeri (F-Cu), diventando così un ottimo strumento, per esempio, per applicazioni in minerologia o nel campo dei cementi e anche rispetto molti metodi ASTM. È estremamente flessibile ed in grado di misurare tutti gli elementi dall'Ossigeno all'Uranio in solidi, liquidi e polveri, in ambienti sottovuoto o elio.
- L'ICP-MS è una tecnica molto sensibile e in grado di determinare diverse sostanze inorganiche metalliche e non metalliche presenti in concentrazioni anche di circa una parte per bilione (ppb). Sfrutta l'utilizzo di una torcia al plasma ICP per produrre la ionizzazione e di uno spettrometro di massa per la separazione e rivelazione degli ioni prodotti. Con la ICP-MS è anche possibile effettuare l'analisi isotopica.

Responsabile: prof.ssa Annamaria Visco
Descrizione sintetica del laboratorio:
Il laboratorio si occupa dello studio e della caratterizzazione fisica e meccanica di polimeri, biopolimeri e compositi, puri ed in miscela, modificati chimicamente e/o fisicamente e non.
Si possono effettuare analisi sia di superficie che del materiale intero (bulk), prima e durante trattamenti di vario tipo (ad esempio di invecchiamento artificiale, degradazione idrolitica, fotodegradazione, etc.), o prima e dopo miscelazione con additivi di vario genere (plasticizzanti, antiossidanti, pigmenti, anti-UV, etc).
Strumentazione principale e attività:
- Mini-Estrusore bivite da laboratorio
- Mescolatore Brabender
- Pressa idraulica per termoformatura semplice
- Macchina da impatto Izod
- Test per le proprietà di superficie di rivestimenti: rugosimetro, spessimetro, cross-cut test
- Invecchiamento artificiale con lampada UVC
- Prototipo per determinazione dell’usura
- Prototipo per determinare la bagnabilita’ superficiale
- Analisi termica DSC
- Macchina di trazione con camera termica
- Durometro Shore D
- Reometro rotazionale
- Indice di flusso o melt flow index
- Pellettizzatrice
Il mini-estrusore è uno strumento bivite co-rotante capace di creare fili estrusi di differente geometria, su scala di laboratorio. Il volume della camera di estrusione è di 7 cm3. Queste macchine presentano nel cilindro di estrusione due viti. Ciò porta vantaggi come: trasporto forzato del materiale anziché trascinamento, minor tempo di lavorazione, riduzione del tempo di permanenza del materiale nel cilindro estrusore, autopulizia delle viti.
Il mescolatore possiede una camera di miscelazione, costituita da una cavità all'interno del blocco metallico (armatura) contenente i rotori contro-rotanti in acciaio. Velocità dei rotori e temperatura della camera possono essere modificate manualmente, attraverso i comandi presenti sul pannello di controllo del macchinario, e monitorate continuamente tramite un apposito software installato nel computer a cui il miscelatore è interfacciato. I materiali vengono introdotti attraverso una tramoggia nella camera, dove vengono riscaldati e miscelati dall'azione dei due rotori. E’ possibile registrare la variazione del momento torcente.
La macchina di trazione serve per determinare il comportamento meccanico di un materiale soggetto a sollecitazioni di trazione statica applicata nel baricentro della sezione del materiale e agente secondo la direzione dell'asse del corpo. Queste prove vengono effettuate su provini ad "osso di cane" a sezione rettangolare e sono provvisti di due estremità che servono per l’ammorsaggio alla macchina (dette “teste del provino”), per cui il tratto utile del provino, sul quale si svolgono le misure di deformazione, è minore della sua lunghezza totale. Le forme di tali provini sono standardizzate per ogni tipologia di materiale in base alla norma ASTM 638 M-3.
I parametri meccanici che si possono determinare sono:
- il modulo di Young;
- l'allungamento percentuale;
- carico di snervamento;
- carico di rottura;
- la tenacità.
Le prime quattro caratteristiche sono determinate attraverso la prova statica di trazione, mentre l’ultima, la tenacità, è ottenuta attraverso il calcolo dell'area della curva sforzo-deformazione.
Il Reometro permette misure di viscosità dinamica e lavora in flusso permettendo l’analisi del campione in termini di curve di flusso.
Contatti: avisco@unime.it
Responsabile: prof. Edoardo Proverbio
Responsabile: prof. Edoardo Proverbio

Responsabile: prof.ssa Annamaria Visco
Descrizione sintetica del laboratorio:
Il laboratorio ospita un impianto automatizzato per la lavorazione degli scarti agroalimentari mediante il “Mechanical Treatment Prototype”, o “MTP”, previsto nell’ambito del progetto LIFE 2021_ENV-IT_LIFE RESTART (LIFE 2021_SAP-ENV-101074314) che prevede una serie di passaggi in sequenza e composto da:
- sistema di triturazione;
- sistema di setacciatura;
- sistema di deumidificazione;
- sistema di dosaggio;
- sistema di pesatura;
- sistema da vuoto, per stoccaggio del materiale;
- sistema di controllo di qualità;
- PC per acquisizione delle curve di perdita di umidità, analisi della bagnabilità e gestione dati.
Il sistema di controllo qualità prevede: bilancia analitica, analizzatore di umidità, stufa per essiccazione, sistema per la rilevazione dell’angolo di contatto dei materiali (determinazione delle caratteristiche idrofiliche/idrofobiche), sistema da vuoto per la conservazione dei prodotti.
Attività principali:
Il laboratorio MTP contiene un sistema automatizzato che consente di lavorare scarti agroalimentari di varia tipologia trasformandoli attraverso vari step operativi in una nuova risorsa, ri-valorizzata per nuovi usi.
Attraverso il sistema di controllo qualità è possibile monitorare le caratteristiche dello scarto prima, durante e dopo la lavorazione.
Il sistema da vuoto consente la conservazione dello scarto preservandolo per tempo prolungato.
Strumentazione principale:
Sistema automatizzato per la lavorazione degli scarti agroalimentari mediante il “Mechanical Treatment Prototype”, o “MTP”, previsto nell’ambito del progetto LIFE 2021_ENV-IT_LIFE RESTART (LIFE 2021_SAP-ENV-101074314) per la lavorazione di scarti agroalimentari (triturazione , sistema di setacciatura a setacci intercambiabili, deumidificazione ).
Il sistema di controllo qualità prevede: bilancia analitica, analizzatore di umidità, stufa per essiccazione, sistema per la rilevazione della bagnabilità dei materiali (determinazione delle caratteristiche idrofiliche/idrofobiche), sistema da vuoto per la conservazione.
Contatti: avisco@unime.it
Responsabile: prof. Francesco Arena
Responsabile: prof. Alessandro Pistone
Responsabile: prof. Giovanni Neri
Responsabile: prof. Giovanni Neri

Responsabile: prof.ssa Elpida Piperopoulos
Descrizione sintetica del laboratorio
L’attività di ricerca nel settore della chimica industriale e tecnologica e della scienza dei materiali (ICHI-02, IMAT-01). Il laboratorio è di supporto alla didattica per l’espletamento di tesi di laurea e di completamento alle altre attività di ricerca sperimentali che si svolgono negli altri laboratori del dipartimento
Attività:
Il laboratorio effettua caratterizzazioni termiche e calorimetriche dei materiali. È inoltre equipaggiato con un estrusore e uno sferonizzatore per la produzione di pellet, e offre la possibilità di caratterizzare particelle tramite tecniche di granulometria e DLS.
Elenco strumenti:
Strumenti per la caratterizzazione termogravimetrica (TG – Bilancia termogravimetrica. TG STA 449 F3 Jupiter, Netzsch, STA – analizzatore termico simultaneo (TG/DSC). Themis One, Setaram) e calorimetrica (DSC – Calorimetro a scansione differenziale, DSC 8000, PerkinElmer).
Sistemi per analisi del potenziale zeta e per la rilevazione della dimensione delle particelle (DLS - Dynamic Light Scattering – Zetasizer Nano Series – Nano ZS, Malvern, Granulometro – Mastersizer 3000, Malvern).
Estrusore e Sferonizzatore. Multi Lab Scientific, Caleva.
Contatti: epiperopoulos@unime.it
Responsabile: prof.ssa Daniela Iannazzo
Responsabile: prof.ssa Patrizia Primerano
Responsabile: prof. Edoardo Proverbio
Responsabile: prof. Edoardo Proverbio
- Preparazione campioni metallografici
- Strumento da laboratorio in grado di misurare la durezza di quasi tutti i tipi di materiali metallici a partire dai più teneri o di basso spessore ai più duri, inclusi ovviamente quelli sottoposti a trattamento superficiale
- Strumento adoperato per ottenere sezioni estremamente sottili (di spessore tra 5 e 150 nm) di campioni da osservare al microscopio elettronico
- Misurazione della durezza dei materiali Prove - Rockwell B e C e Brinell

Responsabile: prof. Roberto Montanini
- Controlli non distruttivi (ultrasuoni, tomografia a raggi X, liquidi penetranti, termografia IR attiva, magnetoscopia, vibrotermografia, sherografia, emissione acustica)
- Monitoraggio strutturale mediante tecniche convenzionali (strain gauge, accelerometri, LVDT, celle di carico) e non convenzionali (estensimetri ottici, sensori ottici di Fabry-Perot, Digital Image Correlation, vibrometria laser doppler)
- Misure vibro-acustiche (identificazione sorgenti di rumore mediante array microfonici (beamforming e olografia acustica, mappatura pressione acustica, soppressione attiva del rumore)
- Monitoraggio e controllo di qualità di strutture e processi industriali

Responsabile: prof. Roberto Montanini
- Misure di vibrazione (analisi modale sperimentale MIMO, misure accelerometriche multicanale (fino a 40 ch), vibrometria laser Doppler a scansione, eccitazione modale di strutture (N.4 shaker elettrodinamici)
- Misure di deformazione mediante tecniche convenzionali e non convenzionali
- Misure di temperatura
- Misure acustiche
- Misure delle grandezze cinematiche (spostamento, velocità, accelerazione)
- Misure di forza e di coppia
- Misure fluidodinamiche
- Misure di umidità
- Misure ottiche
- Analisi sperimentale delle sollecitazioni
- Prove meccaniche ed a fatica a basso carico (fino a 3 kN)
- Mappatura pressioni di contatto
- Taratura degli strumenti di misura

Responsabile: prof.ssa Gabriella Epasto
Principali attrezzature presenti nel laboratorio
- Stereomicroscopio ed accessori
- Microscopio metallografico ed accessori
- Microscopio digitale portatile
- Microscopio confocale ed accessori
- SEM da banco
- Termocamera IR MW con sensore raffreddato
- Termocamera IR LW portatile con sensore microbolometrico
- Sistema per termografia pulsata
- Sistema per indagini lock-in
- Sistema XRF portatile
- Ultrasuoni con tecnologia Phased Array
- Workstation per analisi FE
Principali tipologie di prove effettuate nel laboratorio
- Analisi delle cause di fallimento e di rottura di una struttura o di un componente meccanico (Failure Analysis)
- Controllo delle saldature
- Analisi delle superfici
- Controllo dei materiali compositi
- Analisi dei difetti delle strutture anche mediante indagini in situ
- Controllo della composizione elementale di leghe, terreni e metalli preziosi
- Analisi agli Elementi Finiti
Contatti: gabriella.epasto@unime.it

Responsabile: prof.ssa Francesca Garescì
Descrizione sintetica del laboratorio:
Analisi non distruttive con vibrometri piezoelettrici e laser su sistemi micro- e macro- meccanici, in particolare misura delle vibrazioni dovute a variazioni di temperatura su schede microelettroniche. Ricerca e attività didattiche con braccio robot seriale per operazioni di pick-and-place. Settori coinvolti: IIND-02/A, IIET-01/A, PHYS-03/A
Strumentazione principale:
- Vibrometro a scansione "Polytec micro system analyzer 500" (MSA-500)
- Robot seriale FANUC LR Mate 200iD 4S con controller FANUC SYSTEM R-30iB Mate
Contatti: francesca.garesci@unime.it

Responsabile: prof. Antonio Galvagno
Descrizione sintetica del laboratorio:
Il laboratorio è attrezzato per effettuare ricerche su sistemi energetici convenzionali ed innovativi da fonti energetiche rinnovabili (eolico, fotovoltaico, solare termico, ecc…). Vengono condotti studi sperimentali su sistemi aeraulici (ad asse orizzontale/verticale) in vena libera e intubati per il recupero dell’energia eolica e di quella delle onde marine. Inoltre, particolare attenzione è posta all'integrazione con sistemi in configurazione CHP/trigenerativi su sistemi per la conversione di scarti di produzione (pastazzo, sansa, vinacce, ecc…) in combustibili solidi, liquidi e gassosi usati per alimentare MCI, turbogas e fuelcell in assetto convenzionale e CHP.
Attività:
- Caratterizzazione fluidodinamica di rotori di macchine a fluido
- Analisi dei flussi monofasici e bifasici
- Analisi di sistemi OWC
- Caratterizzazione di iniettori di combustibile
- Analisi degli spray
- Caratterizzazione di scarti industriali
- Gassificazione di biomasse
- Analisi energetica di sistemi per la produzione di combustibili (solidi, liquidi e gassosi) da scarti di produzione industriale
- Analisi di energia e bilanci di materia su sistemi in configurazione CHP
Strumentazione principale:
- Sistema di misura velocità dei fluidi (Particle Image Velocimetry):
- Sistema 2D-PIV, stereo-PIV e tomo-PIV
- Laser double pulsed Nd:YAG
- 2 CCD camera
- Sistema di ripresa ad alta velocità, risoluzione massima 1280x800 pixel, massimo fps 1077500 @ 128x16 pixel;
- Sistema per la misura del potere calorifico di combustibili;
Software:
Contatti: antonio.galvagno@unime.it
Responsabile: prof. Antonio Piccolo
Responsabile: prof. Giacomo Risitano